E' civile tutto quello che riguarda l'uomo come partecipe di una società organizzata, e noi occidentali quando parliamo di Teatro affondiamo le radici nella cultura greca, in quelle Polis che prevedevano la partecipazione dei cittadini al governo della città e avevano un teatro al centro della vita quotidiana. E’ stato Marco Paolini quindici anni fa, mentre preparava il suo “Racconto del Vajont” a dar nuova linfa alla definizione di Teatro Civile, un teatro anfibio che nasce e respira fuori dall'edificio teatrale perchè ha l'esigenza di superare i modi produttivi e distributivi del sistema teatrale, senza certo rinnegarlo ma integrandolo ad altre possibilita’ e modalità di comunicazione.
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Negli ultimi quindici anni abbiamo assistito in Italia al boom del genere teatrale civile: il grande interesse del pubblico, spesso giovane, induce il sospetto che gli storici, i mass media, la scuola non abbiano svolto al meglio il compito di farci conoscere e condividere la nostra Storia recente. Per questo utilizzare il linguaggio del genere teatrale civile ci sembra la scelta migliore per quel lavoro di formazione che costituisce la missione di Avviso Pubblico, anche in una prospettiva di supplenza verso le carenze del sistema dell’informazione e della cultura nel nostro Paese.
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